Impianto di trattamento del percolato

IL PROGETTO

Il progetto dell’impianto di trattamento del percolato scaturisce dalla comunicazione della R. V. prot. n. 477961 del 15 novembre 2017 in merito agli “Indirizzi operativi relativi al controllo e monitoraggio delle discariche per la sorveglianza delle sostanze perfluoroalchiliche”, che ha posto l’attenzione degli operatori sulle problematiche inerenti il trattamento e la destinazione dei reflui, sollecitandoli a ricercare le tecniche, i processi e i trattamenti idonei ad ottenere l’abbattimento dei PFAS.

 

Gea srl, a seguito delle problematiche conseguenti alla pubblicazione della nota in parola (per lo smaltimento del percolato), alla presa di coscienza delle singolarità di queste sostanze e della loro presenza anche nel percolato della discarica di Sant’Urbano, ha dato avvio ad una serie di valutazioni  e specifiche attività che hanno portato a sviluppare la migliore soluzione perseguibile e sostenibile per la discarica “Tattica” regionale.

 

Consapevole del proprio ruolo strategico, Gea Srl, con il consenso e la risolutezza della Regione, in primis, e degli enti territoriali (Provincia di PD e comune di S.Urbano) ha saputo dare una concreta risposta al trattamento del percolato, proponendo la realizzazione in sito, di un impianto di trattamento idoneo anche a rimuovere le sostanze fluorurate (PFAS) presenti del percolato, migliorando nel suo complesso ambientale la discarica, per il suo importante ruolo «tattico» nella gestione dei RU a livello regionale.

Fase di messa in posa dei serbatoi di stoccaggio
Gea S.r.l.

L’impianto approvato, come modifica non sostanziale dell’AIA della discarica, con Decreto n. 75 del 9 novembre 2018, in linea con i principi espressi dalla normativa ambientale regionale, è dedicato a risolvere in maniera significativa il problema del trattamento del percolato con una soluzione tecnologicamente avanzata, efficiente, efficace e ambientalmente sostenibile, ad un costo relativamente contenuto rispetto ad altre soluzioni valutate.

 

Uno dei primi impianti italiani per l’abbattimento specifico dei PFAS del percolato è stato realizzato da Gea Srl, società di Greenthesis Group, uno dei principali operatori integrati della gestione dei rifiuti urbani e industriali e nel settore delle bonifiche ambientali.

 

L’impianto di trattamento del percolato è gestito da Gea srl nell’ambito dell’AIA n. 1092 del 28.12.2020 approvata con il PAUR di cui al Decreto n. 64 del 29.12.2020. I lavori di costruzione dell’impianto di trattamento del percolato, sono terminati nel marzo 2021 in conformità agli elaborati approvati; in aprile 2021 è stato fatto l’avvio dell’impianto.

La tecnologia utilizzata si basa su un sistema di trattamento a osmosi inversa che separa dall’acqua, e concentra in fase liquida, le sostanze inquinanti del percolato trattenendo in particolare i PFAS in modo da non disperderli nell’ambiente ed inviare il residuo liquido concentrato a trattamento finale.

 

 

La maggior parte dell’acqua depurata “permeato” viene avviata in acque superficiali e/o utilizzata per usi interni apportando un sostanziale miglioramento ambientale del sito di discarica.

 

 

Il liquido concentrato dell’osmosi viene ulteriormente trattato con un processo di evaporazione sottovuoto per ridurre ulteriormente la parte destinata a smaltimento finale.

LOCALIZZAZIONE

L’impianto è localizzato all’interno dell’area di proprietà della società GEA S.r.l in Provincia di Padova.


L’area è situata in località Cà Brusà in Comune di S. Urbano (PD) e dista circa 3 km da Cà Morosini e dal centro del comune di Piacenza d’Adige.


Il progetto è interamente localizzato all’interno del bacino di discarica autorizzato.
Le distanze dalle abitazioni più prossime rimangono invariate.

Vista schematica dell'impianto Gea Srl a Sant' Urbano (PD)
Vessel membrane sezione di osmosi inversa

IMPIANTO DI OSMOSI INVERSA A TRE PASSAGGI

L’area è situata in località Cà Brusà in Comune di S. Urbano (PD) e dista circa 3 km da Cà Morosini e dal centro del comune di Piacenza d’Adige.

 

Il percolato subisce inizialmente una fase di filtrazione meccanica (filtri a sabbia e a cartucce).
Il processo di osmosi inversa avviene a tre passaggi in serie attraverso delle opportune membrane al termine del quale il prodotto rispetta i limiti di accettabilità dettati dal D.
Lgs 152/2006 Tab. 3. e i limiti autorizzativi posti per le sostanze fluorurate.

 

DATI TECNICI

  • Capacità di trattamento: 10 m3/h
  • Quantità massima di acqua trattata scaricata: 7 m3/h
  • Quantità massima di concentrati prodotta: 3 m3/h

IMPIANTO DI EVAPORAZIONE A TRIPLICE EFFETTO

La sezione evaporativa ha l’obiettivo primario di ridurre il volume del materiale che necessita uno smaltimento in impianti terzi.
La componente di residuo dell’osmosi viene trattata tramite l’evaporatore, in cui avviene la separazione dell’acqua residua dal percolato, andando ulteriormente a migliorare la quota di risorsa recuperata ed ottenendo quindi un concentrato di inquinante. Tale residuo viene stoccato e poi trasferito per essere trattato in impianti specifici.

 

DATI TECNICI

  • Capacità nominale del sistema: 3 m3/h
  • Produzione distillato: 2 – 2,25 m3/h
  • Produzione di concentrato prevista: 0,75 – 1 m3/h
Sezione di evaporazione a triplice effetto
Container caldaia a biogas

CALDAIA A BIOGAS

Il biogas che attualmente viene inviato in torcia alimenterà la caldaia a servizio dell’evaporatore (0,7 MW t).


La caldaia è un impianto ad emissioni non significative con alto rendimento energetico ed elevata efficienza di combustione, É previsto nel PMC di sito il controllo delle emissioni.