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Un linguaggio nuovo per raccontare le urgenze ambientali?

Barricalla presenta L’ultima ape, un cortometraggio animato per parlare di ambiente, realizzato dallo studio torinese Mu Film.

È ancora possibile innovare i modi e i linguaggi per raccontare l’ambiente, le nuove opportunità e necessità?

Barricalla Spa ha raccolto la sfida e prodotto L’ultima ape, un cortometraggio realizzato dallo studio torinese Mu Film che utilizza l’animazione per sensibilizzare gli spettatori su alcune delle più importanti urgenze ambientali come la difesa delle api, la lotta alle ecomafie, la necessità di impianti di smaltimento sicuri per tutti quei rifiuti che non possono essere riutilizzati, riciclati e valorizzati, la scelta di stili di vita sostenibili.

Questo progetto nasce pensando fuori dagli schemi e uscendo dalle strade già tracciate da linguaggi e modalità abituali con cui si parla oggi di ambiente e, in particolare, di rifiuti speciali.

La scommessa era riuscire a realizzare un racconto diretto e coinvolgente, capace di condensare in pochi minuti temi di grande rilevanza.

È nato così L’ultima ape, che parla di ambiente e di rifiuti speciali, un argomento spesso gravato da luoghi comuni e praticamente sconosciuto alle persone. Infatti lo smaltimento di questo tipo di materiali – che rappresentano circa l’80% di quelli prodotti quotidianamente – non riguarda la vita quotidiana degli individui che, dunque, non hanno modo di informarsi correttamente, incorrendo nelle trappole del “sentito dire” e dei cliché, spesso imbevuti di ideologie e preconcetti infondati.

Manca, infatti, a livello nazionale, un’informazione organica sul tema, troppo spesso affidata all’iniziativa delle singole realtà. Alcune, come Barricalla, hanno scelto di associare all’attività produttiva anche una finalità divulgativa.

Nel corso degli ultimi dieci anni non solo ha organizzato convegni per raccontare e raccontarsi ma ha aperto più volte le porte del proprio impianto per far toccare con mano cosa succede all’interno di un impianto di smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non.

Con L’ultima ape si è fatto un ulteriore passo in avanti, nel percorso di divulgazione e trasparenza, raccontando come il mondo dei rifiuti sia connesso a molti altri temi ambientali.

Una giovane ape riposa in un fiore lungo un corso d’acqua quando improvvisamente tutto intorno a lei appassisce. Un’aurea di morte si è diffusa nell’ambiente che la circonda a causa di un liquido riversato di nascosto nel fiume da due figure scappate via furtivamente. Stordita e incapace di comprendere cosa sia accaduto, l’ape vaga per la città in cerca di un posto sicuro. Approda su un davanzale. Dentro, un giovane annoiato guarda distrattamente la televisione mentre armeggia al cellulare. Sullo schermo scorrono le immagini del telegiornale che parla dell’allarme per l’estinzione delle api. È davvero l’ultima ape al mondo? Triste e malconcia vaga nel buio della città, finendo nel traffico di un’autostrada, dove, sfinita, e viene raccolta da un camion. Quando riapre gli occhi però lo scenario è totalmente diverso. Si trova in un prato fiorito, dove sono posati dei pannelli solari tra persone impegnate in attività di yoga all’aria aperta. Una volpe la accoglie e la conduce verso l’alveare: non è dunque l’ultima ape sopravvissuta! Qui è al sicuro e potrà unirsi alle altre api per continuare la sua vita in sicurezza.

Il luogo della salvezza è proprio Barricalla, che da anni dedica un’area dell’impianto alle api, straordinario indicatore biologico della qualità ambientale. La specie infatti è estremamente sensibile a ogni forma di inquinamento, oltre che al cambiamento climatico: l’allarme per la sua estinzione è una delle urgenze ambientali più pressanti. La perdita delle api comporterebbe danni irreparabili all’agricoltura, basti pensare che si stima che l‘80% delle piante produttrici di cibo dipenda da questi insetti.

I temi trattati ne L’ultima ape sono molteplici. Come quello della lotta alle ecomafie, che smaltiscono illegalmente i rifiuti con enormi danni per l’ambiente e le comunità. Si tratta di uno dei settori più redditizi per la criminalità, un settore che Legambiente nel suo annuale rapporto su ambiente e legalità, definisce come “Una sorta di Rifiuti Spa che conta su pratiche collaudate di corruzione, frode ed evasione fiscale, attiva su tutto il territorio nazionale” e che genera un fatturato che nel 2022 è stato di 8,8 miliardi di euro.

Una lotta che non può avere futuro se non attraverso la creazione di impianti di smaltimento, presidiati, sicuri e controllati, per tutti quei rifiuti che, al momento, non posso avere un’altra destinazione.

L’obiettivo ultimo è preservare l’ambiente, evitare terre dei fuochi e mantenere nel nostro Paese quel valore e quelle professionalità che il settore dell’igiene ambientale ha generato e genera.

Infine L’ultima ape lancia messaggi anche sugli stili di vita, perché anche attraverso la cura dell’ambiente si può preservare la salute delle persone e degli ecosistemi.

Alessandro Battaglino, consigliere delegato di Barricalla dichiara: “Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti non tanto in quello che è la nostra professione quanto in quel cammino di diffusione e di conoscenza di un mondo che è ancora permeato da tanti luoghi comuni. Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa. Quando si parla di rifiuti si parte da una posizione svantaggiata perché la parola stessa indica repulsione, fastidio, allontanamento. Dal momento che le parole e i linguaggi sono importanti noi abbiamo scelto di raccontare il mondo dei rifiuti e delle discariche in modo diretto ma non banale, facile ma non semplicistico. Abbiamo scelto gli occhi di un’ape e il tratto del disegno perché tutti, grandi e piccoli, possano avvicinarsi a un mondo che è essenziale per il nostro vivere quotidiano.

Nel racconto del cortometraggio ci siamo fatti accompagnare da un’ape che è l’animale che meglio ci rappresenta: non solo perché dal 2006 ospitiamo tre arnie di api che bottinano i pollini dei fiori del nostro impianto ma perché siamo certi, come diceva Marco Aurelio che ciò che non giova all’alveare non giova neppure all’ape, ossia quello che non giova a tutto il territorio non giova nemmeno a noi.”

L’ultima ape è un cortometraggio animato prodotto da Mu film di Andrea Deaglio e interamente disegnato a mano da Monica Torasso. La storia ha come protagonista un’ape che in un mondo devastato dall’inquinamento ritrova la sua casa in un luogo inaspettato e sorprendente: una discarica di rifiuti speciali.

Il processo creativo ha avuto inizio con lo storyboard, una “sceneggiatura disegnata” che organizza le scene in ordine cronologico attraverso bozzetti. Torasso ha dedicato particolare attenzione alla scelta della palette dei colori, evidenziando due momenti cruciali del viaggio dell’ape. La prima parte è caratterizzata da un’atmosfera dark, che trasmette sensazioni di un mondo ostile e pericoloso, la seconda parte, con colori accesi e tonalità calde, ci rivela il mondo di Barricalla.

La scelta stilistica con disegni a tratto grezzo è stata pensata per conferire al corto una leggerezza d’insieme adatta a grandi e piccini, con un tratto familiare e spontaneo.

L’animazione è stata realizzata da Yalmar Destefanis in frame by frame, una tecnica tradizionale che implica la creazione di ogni singolo fotogramma in modo indipendente

Il sound design e le musiche sono stati realizzati da Niccolò Bosio.

L’ultima ape sarà presentato lunedì 15 gennaio alle 18 (Lavanderia a Vapore, corso Pastrengo 51 a Collegno, nell’area metropolitana di Torino). Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili; prenotazioni al link https://bit.ly/Barricalla.

L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Sonia Cambursano, Consigliera delegata della Città Metropolitana di Torino, e di Mauro Anetrini, Presidente di Barricalla Spa. A seguire l’intervento del critico cinematografico Sergio Toffetti, e la presentazione del produttore Andrea Deaglio e dell’illustratrice Monica Torasso. Coordinerà la serata Alessandro Battaglino, Consigliere delegato di Barricalla Spa.

Per consultare il Bilancio di sostenibilità e conoscere nel dettaglio attività dell’impianto si può visitare il sito www.barricalla.com.

CHE COS’È BARRICALLA

Barricalla, società mista pubblico-privata, è il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, ed è situata a Collegno su una superficie di circa 150.000 metri quadrati. È immediatamente riconoscibile per l’ampio parco fotovoltaico visibile anche dall’esterno che lo identifica come fonte di energia pulita. Ogni anno, infatti, Barricalla è in grado di fornire 1,9 GWh di energia all’anno, destinata al territorio, pari al fabbisogno annuo di oltre 700 famiglie, con un risparmio di 1120 tonnellate di CO2

Oltre l’80% dei rifiuti che viene prodotto nel nostro Paese è composto da rifiuti speciali pericolosi e non: tutti devono essere analizzati, messi in sicurezza e smaltiti in maniera corretta perché non si tramutino nel tempo in danno ambientale e sociale per i territori e le comunità che le abitano.

Da oltre trent’anni, Barricalla, è un importante punto di riferimento per la corretta gestione delle sostanze potenzialmente pericolose di provenienza industriale e da terreni bonificati. Barricalla accoglie i rifiuti che non possono essere più reimpiegati nel ciclo produttivo smaltendoli in maniera corretta. L’intera struttura è progettata per garantire la massima affidabilità, con altissimi livelli di sicurezza passiva, a tutela dell’ambiente e delle comunità del territorio.

Sono circa 150.000 le tonnellate che, ogni anno, trovano collocazione nel sito torinese che conta un volume complessivo autorizzato di 1.861.750 metri cubi, articolati in cinque lotti, l’ultimo in attività inaugurato a settembre 2018 in occasione dei 30 anni di vita della Società.

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Ufficio stampa Barricalla

laWhite – Silvia Bianco / M + 39 333 8098719 / silvia@lawhite.it

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