Latina – Una giornata di studi con la partecipazione di tre università per capire come produrre energia pulita dopo gli invasi per rifiuti.
Su e giù per le colline di quella che una volta era una discarica e oggi è un sito di produzione di energia alternativa, con le pendici in simbiosi con i pannelli fotovoltaici e sulle sue sommità con impianti di ultima generazione tecnologica atti a recuperare gas di rifiuti. Da discarica a sito ambientale produttivo, anche questo è oggi la più grande (ex) discarica del lazio. Il sito gestito da Ind.eco di Borgo Montello del gruppo Greenthesis non è un caso che sia stato scelto come esempio virtuoso della green economy dal workshop SiCon “SITI CONTAMINATI – Esperienze negli interventi di risanamento“, organizzato e coordinato dalle facoltà universitarie di ingegneria Roma La Sapienza, Brescia e Catania insieme a diverse associazioni nazionali di ingegneria ambientale sanitaria, che ieri ha vissuto la conclusione della XIV edizione con una visita guidata all’interno del sito ambientale di Borgo Montello.
Infatti il 10 febbraio è stata una giornata che potrebbe essere definita storica per il sito di Borgo Montello, poiché sui suoi terreni sono state gestite per anni discariche per il conferimento dei rifiuti urbani (non pericolosi), provenienti dai Comuni della Provincia di Latina, per un totale di una superficie complessiva degli invasi di discarica pari a circa 230.000 metri quadri per un volume complessivo di rifiuto pari a 5.000.000 metri cubi. Invece, oggi, presso Ind.eco sono installati sistemi di trattamento termico del biogas estratto dagli invasi di discarica, con recupero energetico, per una produzione nominale di circa 2 MWh. Infatti, da cinque anni l’azienda Ind.eco produce biometano liquido (BioLNG) ricavato dai rifiuti, una piccola grande rivoluzione effettuata in nome della green economy per la produzione di biometano criogenico.
Articolo completo su latinaoggi.eu