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Obiettivi sfidanti per il futuro del territorio bergamasco: A2A e Rea Dalmine

Il 14 giugno scorso è stato presentato, nella splendida cornice del Monastero di Astino, il settimo Bilancio di Sostenibilità territoriale di Bergamo dal Presidente Marco Patuano e dall’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini di A2A, Gruppo che nel Bergamasco si occupa della gestione dei rifiuti e delle reti di gas ed energia elettrica (in particolare illuminazione pubblica, vendita di energia, teleriscaldamento e mobilità elettrica).

Prima della presentazione del Bilancio si è tenuto uno stimolante confronto con gli stakeholders locali per tracciare linee guida e soluzioni concrete capaci di accelerare la transizione ecologica nel bergamasco, tenendo conto degli obiettivi del Piano Industriale di A2A.

In seno a questo dibattito, nel board ristretto degli stakeholder a supporto dei progetti per il comune di Bergamo, e alla presenza del sindaco Giorgio Gori, era presente Marco Sperandio, Chairman di Rea Dalmine, azienda di Greenthesis Spa in prima linea nell’attuazione concreta dei progetti territoriali che ambiscono a portare il bergamasco all’importantissimo traguardo di emissioni zero entro il 2030.

Rea Dalmine, infatti, grazie all’attività del suo termovalorizzatore si rende parte attiva nel progetto di potenziamento del teleriscaldamento “Bergamo + green”. Nel 2021 A2A ha già posato 3,6 chilometri di tubazioni e sono in programma per quest’anno ulteriori 4,1 chilometri di nuova rete. In questo modo il teleriscaldamento si estenderà ad alcune porzioni della città di Bergamo che non erano ancora servite recuperando il calore prodotto dal termovalorizzatore di Rea Dalmine, potendo riscaldare fino a circa 11mila appartamenti in più e riducendo le emissioni di anidride carbonica di oltre 14.500 tonnellate.

Il progetto prevede l’investimento di 4,2 milioni di euro che consentirà di costruire un serbatoio in acciaio, destinato al recupero del calore in arrivo dalla connessione con il termovalorizzatore di Rea Dalmine. Il 93% dell’energia elettrica e il 53% dell’energia termica, grazie ai termovalorizzatori e alla cogenerazione non solo deriverà dai rifiuti, ma eviterà l’emissione di tonnellate di CO2. 

Questo importo è solo una piccola parte dell’intero investimento che ACS (gruppo A2A) e REA dovranno sostenere: la realizzazione della nuova sezione cogenerativa di Rea e la realizzazione delle tubazioni principali per il collegamento alla rete esistente richiederanno un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro.

“L’incremento di alcuni indicatori chiave, a cominciare dagli investimenti su impianti e infrastrutture, e il consolidamento di una politica orientata al totale recupero e valorizzazione dei rifiuti, testimoniano nella provincia di Bergamo l’impegno del Gruppo nella promozione della cultura della sostenibilità e dell’economia circolare, nonché nella direzione di una piena transizione ecologica”, queste le parole di Mazzoncini, che sentiamo nostre e che ci fanno essere orgogliosi di far parte di questo impegno comune a vantaggio del territorio di Bergamo per una maggiore consapevolezza ambientale, nel solco di un’economia sempre più green.

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