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Nel teleriscaldamento la Lombardia è al top in Italia

Il sistema permette di risparmiare energia e ridurre fortemente le emissioni di CO2. Attualmente si sta diffondendo nel nostro Paese, ma la sua presenza è limitata al Nord. Va superato al più presto il gap con l’Europa.

Scattiamo e mettiamo a confronto due istantanee. Prima fotografia, clic!

Grazie ad una magistrale opera ingegneristica che consentirà di attraversare il fiume Reno, le città di Strasburgo (in Francia) e Khel (Germania) saranno collegate dalla prima rete di teleriscaldamento transfrontaliera europea. Si sfrutterà il calore di scarto generato durante il ciclo produttivo
dell’acciaieria Badische Stahlwerke (Bsw): un progetto unico, che vedrà anche la costruzione di un
tunnel per attraversare il Reno, sulle cui opposte rive sorgono le due città. Lunga 4,5 km, la rete sarà in funzione nel 2027, evitando tonnellate di CO2, e dando un contributo alla transizione energetica. La crisi climatica non tiene conto dei confini nazionali.

Dalla Germania all’Italia

Seconda fotografia, clic! Anche l’Italia supera le frontiere. Ogni venerdì sera un convoglio speciale parte
da Roma, compie un viaggio lungo più di 1600 chilometri che dura tre notti. Dopo aver risalito lo Stivale e attraversato le Alpi, arriva in Germania e poi, meta finale, ad Amsterdam. Il convoglio contiene (ogni settimana) 800 tonnellate di rifiuti domestici prodotti a Roma, che saranno trattati nel moderno termovalorizzatore Hoog Rendement Centrale. Impianto che da una tonnellata di rifiuti permette di generare 628 kWh di elettricità e 208 kWh di calore, che viene poi immesso nella rete di teleriscaldamento cittadino. Grazie ai rifiuti capitolini si riscaldano circa 30 mila abitazioni nella zona nord di Amsterdam.

Anzi – la notizia è di poche settimane fa – i rifiuti prodotti a Roma sono troppi e per questo si rivedrà l’accordo con l’Olanda, raddoppiando le tonnellate inviate: la stima è di 1.800 a settimana, con un costo di 200 euro a tonnellata per un totale di 360 mila euro a settimana, poco meno di un milione e mezzo al mese. A beneficio degli abitanti di Amsterdam, che vedranno avvicinarsi il raggiungimento dei loro obiettivi di sostenibilità.

Che cos’è il Tlr

Nelle due istantanee sta il divario che il nostro Paese è chiamato a superare, anche grazie al teleriscaldamento
(Tlr) che è una tecnologia di riscaldamento urbano sostenibile sotto il profilo dell’ambiente, dell’economia e della
sicurezza.

Il calore è recuperato da diverse fonti di energia: dalla termovalorizzazione dei rifiuti alla produzione termoelettrica, a diversi altri processi industriali. Il calore viene usato per riscaldare l’acqua che, attraverso una rete di tubazioni stradali isolate, viene trasportata ai singoli edifici (da dove poi ritornerà alla centrale, ormai raffreddata, attraverso le tubazioni di «ritorno»). In ogni edificio (residenziale, pubblico, commerciale o industriale) la caldaia tradizionale viene così sostituita da una semplice sottostazione di scambio termico. L’impianto interno della casa rimane inalterato. Non c’è più caldaia né fiamma, né camino: per questo il
Tlr garantisce maggior risparmio, sostenibilità e sicurezza.

[…]

Articolo completo sull’ Eco di Bergamo di Luglio 2023

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