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Idrogeno “verde” dalle discariche: insieme Regione Lazio e Unicusano

Da circa un anno è partito il dottorato di ricerca cofinanziato dalla Regione: in un’Italia dove le discariche inquinano rilasciando in atmosfera metano e C02, pesando per il 75% del totale delle emissioni di gas serra del settore rifiuti nazionale, l’Unicusano promuove uno studio per un grande obiettivo: trasformare il metano, uno dei più potenti gas serra, in idrogeno verde riutilizzabile.

Entro il 2050 saranno prodotti 3,88 miliardi di tonnellate di rifiuti all’anno a livello globale, con una crescita del 73% rispetto al 2020. Un dato preoccupante soprattutto considerando che la gran parte dei rifiuti ancora viene smaltito in discarica, con l’inevitabile emissione di gas composti da anidride carbonica e metano: quest’ultimo è il secondo gas serra più inquinante dopo l’anidride carbonica. Secondo le stime, saranno sprigionate nell’aria 13 milioni di tonnellate di metano all’anno, a livello globale, dal settore del trattamento di acque e rifiuti nel prossimo decennio, numero che avrà un impatto dirompente nella lotta contro i cambiamenti climatici. Si tratta infatti di un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica stessa a parità di massa.

E in ItaliaIl 75% delle emissioni di gas serra dal settore dei rifiuti proviene dalle discariche e solo il 25% dagli impianti di trattamento. Le emissioni del solo metano, a livello nazionale, ammontano a circa 1,7 milioni di tonnellate all’anno, contribuendo così in maniera significativa al riscaldamento globale.

Per riabilitare i siti di discarica e trovare un utilizzo alternativo a questa tipologia di gas serra, l’Unicusano ha promosso un dottorato di ricerca cofinanziato dalla Regione Lazio. Della durata di tre anni, “LFGtoGreenH2 – Idrogeno verde: processi innovativi di produzione dal gas di discarica” punterà a teorizzare modelli di processi per catturare il metano rilasciato in atmosfera dai rifiuti organici e ottenerne la trasformazione in idrogeno verde attraverso i processi termici di reforming a temperature elevate (circa 700-800° C).

In particolare il team guidato dalla professoressa Lidia Lombardi studierà processi innovativi di valorizzazione del gas da discarica (LFG) per produrre idrogeno (H2), un vettore energetico che rappresenterà una parte importante della complessiva strategia dell’EU per l’integrazione del sistema energetico europeo.

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