
Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, dal 2013 è l’evento di riferimento per la sostenibilità in Italia. Promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Fondazione Global Compact Network Italia, ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Sodalitas, Unioncamere, Koinètica, contribuisce alla diffusione di una cultura socialmente responsabile.
Dedicato all’evoluzione della CSR verso scenari sempre più sostenibili e competitivi, è un evento culturale di scambio e networking tra attori sociali consapevoli. Avendo messo la sostenibilità al centro del proprio agire quotidiano e promuovendo attivamente una cultura sostenibile, Greenthesis Group partecipa attivamente al Salone della CSR dal 2020, mettendosi ogni volta in gioco con i propri progetti green e innovativi.
La X edizione del Salone, in programma dal 3 al 5 ottobre, è dedicata al tema delle “Connessioni sostenibili”.
Per incrementare lo sviluppo sostenibile è necessario migliorare il coordinamento delle strategie e delle azioni dei diversi attori sociali con un approccio multistakeholder e multidisciplinare mettendo insieme le competenze e le risorse di tutti. Partecipano al salone 269 organizzazioni e 380 relatori coinvolti in un centinaio di eventi.
Anche quest’anno Greenthesis è stata attivamente presente al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale promosso dall’Università Bocconi in collaborazione con altri Enti illustri del mondo della ricerca e della sostenibilità, l’evento unanimemente riconosciuto come il principale in Italia dedicato a questi temi. A rappresentare il nostro Gruppo per questa edizione sono stati Simona Grossi, Vincenzo Cimini e Damiano Belli, che hanno così avuto la possibilità di raccontare l’impegno della nostra azienda su tali tematiche.
Qui di seguito un estratto dell’intervista all’Amministratore Delegato Simona Grossi sull’innovazione tecnologica e digitale e sui progetti di educazione ambientale dell’azienda:
“La società ha intrapreso un percorso di definizione di indicatori ambientali, sociali e di buon governo societario ritenuti strategici per l’azienda, con i quali ci si prefigge di monitorare e migliorare costantemente le prestazioni sotto numerosi profili, definendo specifici obiettivi e verificandone poi il relativo raggiungimento, il tutto secondo un approccio per il quale dal miglioramento continuo possono derivare non soltanto vantaggi positivi in termini economici, ma anche rapidità di analisi delle situazioni e dei contesti.”

Intervista completa:

Vincenzo Cimini, Direttore Generale e Finanziario di Greenthesis, ha invece partecipato alla tavola rotonda “Trasformazione digitale e transizione ecologica”, la sostenibilità è un fattore chiave anche nel processo di cambiamento verso la trasformazione digitale. Un processo che deve abilitare un numero sempre maggiore di persone in una prospettiva più inclusiva in grado di creare valore per tutti.
Durante i lavori ci si è interrogati sulla necessità di accelerare la transizione green nonostante l’aumento dei costi, Cimini è intervenuto spiegando che “elementi di discontinuità come il Covid-19 e la guerra in Ucraina con le conseguenti crisi hanno creato un mercato ancora più competitivo, mutevole e turbolento. Per attuare la rivoluzione ambientale e un’efficace transizione ecologica sono necessari non solo fondi, come quelli del PNRR, ma anche molto tempo. Le imprese devono quindi attrezzarsi affinché da un lato si creino le situazioni per orchestrare azioni competitive dall’altro far sì che ci possano essere investimenti per rendere l’impresa più resiliente e al tempo stesso in grado di svilupparsi e rilanciarsi. Abbiamo posto alla base delle nostre condizioni lo sviluppo sostenibile, la crescita dimensionale ma anche la convergenza tra business e la necessità di integrare e consolidare il preesistente con dinamiche nuove, nel nostro caso quindi ancora Termovalorizzazione ma anche biometano e biotecnologie, con logiche che non devono essere solo sperimentali ma industriali. In questo senso c’è molto da fare, il PNRR ci può dare una mano perché destina molte risorse orientate allo sviluppo di misure e contenuti innovativi”. Nella task sull’engagement degli stakeholder Vincenzo Cimini spiega che “Greenthesis si relaziona con una platea ampia di portatori di interesse, dai nostri dipendenti e le loro famiglie agli enti che conducono i processi autorizzativi, agli ordini professionali, alle associazioni e l’intera comunità. Tra gli esempi più virtuosi di efficace comunicazione e relazione con la comunità dei nostri stakeholder rientrano sicuramente il progetto “A scuola di economia circolare” con corsi tenuti da nostri ambasciatori o da tecnici che hanno coinvolto più di 10.000 mila persone tra studenti e professori. Su un piano più operativo l’esempio virtuoso è legato al progetto dell’impianto in Valle d’Aosta per cui la regione che ha posto in essere il bando ha richiesto anche un impegno formativo e un piano di comunicazione per cui abbiamo sviluppato una attività di sensibilizzazione sul tema dell’ottimizzazione della raccolta differenziata per far sì che arrivasse in impianto un prodotto buono per essere poi trattato e permettere la valorizzazione multimateriale dei rifiuti. Un progetto che ha dato i suoi frutti, infatti nell’impianto attivo da gennaio arrivano oggi dei rifiuti per noi lavorabili”.
Intervento completo:

Damiano Belli, CBO for the industrial waste management and remediation sector di Greenthesis e Ad di Tremonti, ha invece partecipato al dibattito su “Rigenerazione del territorio e brand urbanism” sul ruolo che le aziende possono svolgere per contribuire a migliorare la qualità della vita delle comunità co-progettando e co-finanziando programmi innovativi di sviluppo urbano. Belli è intervenuto portando il case study della Bonifica di Bussi sul Tirino ad opera di Tremonti. “In Italia ci sono 42 siti contaminati di interesse nazionale che coprono circa 170mila ettari di territorio, circa lo 0,6% dell’intera superficie nazionale. Edison – spiega – ha condotto uno studio per la rigenerazione dell’area di Bussi sul Tirino da condurre in modo coerente, sostenibile, dedicato e professionale. Nel progetto di riqualificazione di un’area, la bonifica è solo un piccolo tassello di quello che va pensato come la rivitalizzazione di un terreno contaminato. La rimozione di inquinanti è la bonifica, il ridare vita a un territorio è la rigenerazione di cui la rimozione dei contaminanti è solo il primo passo; un passo che, per altro, non è possibile fare se non c’è un’idea di utilizzo futuro dell’area. La bonifica dell’area Bussi sul Tirino – conclude- è un esempio di come i progetti di riqualificazione debbano prevedere una sinergia tra imprese, istituzioni e comunità, perché solo così si possono risanare delle ferite e restituite ai cittadini pezzi importanti di territorio, creando valore sociale ed economico aggiunto”.
Intervento completo:
Scopri infine il nostro contributo per la CSR Gallery 2022:
La IX edizione del Salone, in programma dal 12 al 13 ottobre, è dedicata al tema “Rinascere sostenibili”, hanno partecipato 231 organizzazioni tra imprese, non profit, enti pubblici e startup.
Il programma culturale, che ha visto la partecipazione di 375 relatori, con 100 eventi suddivisi in diversi percorsi tematici: ambiente, filiera, finanza, governance, persone, territorio.

Greenthesis Group ha preso parte al panel a cura di Fondazione Sodalitas “ESG LAB: grandi imprese e pmi insieme per un modello di crescita sostenibile”, in cui si è discusso sull’importanza della sostenibilità come fattore strategico per gestire la filiera e creare valore. L’evento ha fatto il punto sul percorso di ESG LAB, il laboratorio impegnato a mettere a punto un modello per sostenere lo sviluppo delle PMI attraverso la piena integrazione dei temi ESG nei processi decisionali e di governance. “Greenthesis è un gruppo industriale formato da circa quindici PMI – spiega il Dottor. Giuseppe Farolfi, Sustainability & CSR Manager di Greenthesis -. Da diversi anni abbiamo intrapreso un percorso verso la sostenibilità. A partire dal 2018 è stato sviluppato il tema dell’innovazione inteso sia in termini generazionali che di nuove tecnologie e servizi, considerati come punti di forza per rendere ancora più sostenibile e resiliente il business del nostro gruppo.
Con investimenti mirati abbiamo cercato di ampliare la parte core delle nostre conoscenze con attività importanti proprio nel campo della sostenibilità come la conversione del calore prodotto dai rifiuti per creare energia termica per il riscaldamento della città di Bergamo. Abbiamo poi avviato attività di scouting per individuare società che nell’ambito dei servizi ambientali potessero essere fonte di nuove conoscenze o nuovi indirizzi, come la pirolisi termocatalittica delle plastiche non recuperabili. Questo percorso di innovazione in termini di sostenibilità ci ha portato ad essere fornitori qualificati per i grandi gruppi che richiedono standard ESG, e a nostra volta stiamo cercando di sviluppare nei nostri fornitori percorsi di crescita in termini di sostenibilità”.
L’edizione “I volti della sostenibilità” la prima dopo la pandemia da Covid-19, in programma dal 29 al 30 settembre, si concentra sul tema dell’economia circolare che si configura come una opportunità imprescindibile per lo sviluppo di società sempre più sostenibili. Hanno partecipato 206 organizzazioni tra imprese, non profit, enti pubblici e startup. 375 relatori sono intervenuti a oltre 80 eventi del programma culturale.
Nell’ambito del dibattito sulla sostenibilità dei processi industriali Greenthesis Group, in qualità di leader nei servizi ambientali, partecipa per la prima volta al Salone della CSR presentando il proprio progetto di formazione gratuito: “a Scuola di Economia Circolare” che ha ricevuto il patrocino sia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia di Confindustria Cisambiente. “Il Gruppo crede fortemente nello sviluppo delle comunità locali – spiega l’Ad Simona Grossi – è infatti da sempre impegnato a sostenere concretamente iniziative culturali ed educative tese sia alla promozione delle differenti forme di arte e di cultura, sia alla valorizzazione delle persone e all’arricchimento delle esperienze dei singoli individui”. A Scuola di Economia Circolare è un duplice percorso didattico pensato per i bambini delle scuole dell’infanzia per appassionarli e incuriosirli alle tematiche ambientali e uno dedicato agli studenti delle scuole di secondo grado dei territori di Orbassano (TO), Sant’Urbano (PD) e Dalmine (BG), per lo sviluppo di competenze trasversali. Interagendo con esperti del mondo aziendale e universitario gli studenti hanno la possibilità di comprendere a fondo la realtà dell’economia circolare, oltre alle potenzialità del progresso scientifico e tecnologico per la tutela dell’ambiente.
L’Ing. Giuseppe Farolfi, Direttore dell’Area Sostenibilità e Responsabilità Sociale d’Impresa e Direttore dell’Area Progettazione, Gestione e Costruzione di Greenthesis ha preso parte al panel “I servizi di pubblica utilità tra innovazione e digitalizzazione” che ha analizzato come le aziende abbiano dovuto ripensare durante la pandemia il loro business model per garantire continuità e sicurezza nell’erogazione dei servizi. “La nostra azienda è stata coinvolta nella fase 1 dell’emergenza da Covid-19. Nei vari impianti del gruppo sono stati attivati i servizi di protezione del lavoro attuando i protocolli anti-contagio per consentire lo svolgimento delle attività, che nel nostro caso sono svolte nella maggior parte dei casi in presenza, mentre il coordinamento si è svolto mediante sistemi digitalizzati presenti nel gruppo già da diverso tempo. Nel contributo dato alla società nella lotta al Covid – continua Farolfi – si è particolarmente distinto l’impianto di Rea Dalmine che si è occupato non solo dei rifiuti urbani e industriali ma soprattutto di quelli ospedalieri, grazie ad un accordo con la ditta Zanetti che ha preventivamente sterilizzato con vapore ad alte temperature i rifiuti ospedalieri, che abbiamo poi potuto smaltire in sicurezza nel termovalorizzatore”.