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Abruzzo: dalla rigenerazione alla valorizzazione del territorio

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Due giorni di importanti confronti e scambi di idee e prospettive tra attori pubblici, privati e istituzioni.

È emersa la considerazione che la bonifica non può e non deve essere più ritenuta una mera azione di rimozione degli inquinanti in quanto tale ma, deve essere dapprima pensato quale sarà lo scopo successivo del territorio riqualificato. È fondamentale adottare un comportamento efficace per il vero recupero delle aree e per farlo è necessaria la collaborazione di tutti gli attori del settore.

Per questo il titolo del Convegno, pensato e realizzato da Paola Gigli, Direttore Tecnico della Tre Monti, “dalla rigenerazione alla valorizzazione del territorio”.

 

Un evento organizzato con l’obiettivo di condividere un approccio integrato alla rigenerazione territoriale, che prenda in considerazione gli aspetti dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità ambientale e dei processi partecipativi.

 

Durante i lavori, mettendo in campo le esperienze maturate sul territorio abruzzese, gli stakeholder e gli attori in gioco, a livello regionale e nazionale, dialogheranno su un approccio integrato da applicare alla rigenerazione territoriale per il miglioramento complessivo delle sue condizioni evitando nuovo consumo di suolo destinato alla sola produzione.

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La bonifica della discarica Bussi è stata elogiata dalle istituzioni, dal Generale Giuseppe Vadalà Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente sulle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, dal Sindaco del Comune di Bussi, dal Comandante Polizia Provinciale, dal Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara e soprattutto dal Direttore Generale ARTA che, costantemente e in prima persona, si occupa del monitoraggio e delle autorizzazioni necessarie per lo svolgimento della bonifica. 

 

L’ARTA infatti è Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente della Regione Abruzzo che si occupa delle attività di prevenzione, protezione e tutela ambientale e ha raccontato come il cantiere di Bonifica di Bussi sia un esempio virtuoso in questo settore.

Il 18 maggio l’avvocato Piergiuseppe Biandrino, Presidente della Tre Monti S.r.l. e Vicepresidente Esecutivo di Edison S.p.A., ha moderato le diverse tavole rotonde che hanno ospitato accesi scambi di pensieri e di esperienze.

 

La giornata si è aperta con il tavolo dedicato all’incontro con le Istituzioni, in cui Damiano Belli, AD di Tre Monti e CBO di Greenthesis, è stato il moderatore.

 

Nicola Mattoscio Presidente Fondazione Pescara; Piergiuseppe Biandrino Presidente Tre Monti S.r.l., Vicepresidente Esecutivo Edison S.p.A.; Nicola Campitelli Delegato del Presidente della Regione Abruzzo, Assessore Urbanistica e Territorio, Energia e Rifiuti; Antonio Romano Delegato del Presidente della Provincia di Pescara. Consigliere della Provincia di Pescara; Salvatore Lagatta Sindaco del Comune di Bussi sul Tirino; Guido Di Bartolomeo Sindaco del Comune di Bolognano; Maurizio Dionisio Direttore Generale ARTA; Giampiero Costantini Comandante Regione Carabinieri Forestale Abruzzo, sono stati protagonisti nei loro interventi.

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Tante parole e pochi fatti” ha così esordito il suo intervento l’avvocato Biandrino, orgoglioso di essere presidente di una società di scopo come Tre Monti, formata da una partnership legata da un obiettivo comune.

Bussi ha ereditato dal passato decisioni controverse, con ben 130 anni di storia industriale alle spalle, luogo in cui sorgeva una della più grandi discariche d’Europa e necessita, dunque, di un gran lavoro. Importante sta risultando la collaborazione tra soggetti pubblici e privati, l’impiego di una tecnologia ad aspirazione americana e l’impegno in un costante dialogo e collaborazione con le istituzioni locali.

Il piano di lavoro è realizzato seguendo una logica di parcellizzazione degli interventi sul campo, ovvero proseguendo un lotto alla volta, che può essere superato solo dopo aver avuto l’approvazione degli enti, metodo che a quanto pare sta funzionando. Infatti, un obiettivo virtuoso che può emergere da questo convegno è utilizzare questo stesso metodo anche su altri siti. Inoltre, si sta inaugurando un sistema che monitori costantemente l’attività e la comunichi in tempo reale.

Trasparenza, comunicazione e confronto sono fondamentali per perseguire un obiettivo comunque: la rigenerazione del territorio”, prosegue Damiano Belli ribadendo il concetto dell’importanza del passare dalla rigenerazione alla valorizzazione del territorio, per poter restituire l’area alla comunità. La rigenerazione di aree produttive dismesse che punti al recupero funzionale dei siti, evitando nuovo consumo di suolo destinato agli usi produttivi, è in grado di innescare una rinascita economica e sociale di territori in chiave di sostenibilità ambientale.

 

Per l’Abruzzo questa bonifica è molto importante e felicemente è stato notato che risanamento e sviluppo stanno andando di pari passo.

Il progetto deve essere pensato come un investimento per il futuro, ad esempio successivamente diventerà un ottimo punto per la produzione di energie rinnovabili e questo permetterà il sostentamento energetico della regione.

Il secondo tavolo invece si è concentrato su “Come generare valore per il sistema territorio”.  Qui sono intervenuti il Generale Vadalà, Giulio Honorati Comandante Polizia Provinciale, Giancarlo D’Amato Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, Lelio Iapadre Prorettore Delegato per lo Sviluppo Sostenibile, Domenico Greco Presidente e Amministratore Delegato Gestioni Industriali Group e Società Chimica Bussi S.p.A., Gianfranco Giolitti Amministratore Delegato Edison Next Environmental S.p.A. e Simona Grossi Amministratore Delegato di Greenthesis S.p.A. “Il tema delle bonifiche – esordisce – rappresenta un tema fondamentale nell’era della transizione ecologia, sebbene non gli sia attribuita la giusta importanza e rilevanza, soprattutto di fronte ai cittadini.

Le imprese che decidono di intraprendere un percorso di bonifica di un territorio dovrebbero innanzitutto instaurare un corretto dialogano con i cittadini, oltre che con le istituzioni e le amministrazioni competenti, per mettere a conoscenza del lavoro che verrà svolto tutte le parti interessate, evidenziando ciò che esso comporta: della movimentazione dei terreni, agli inquinanti che verranno rimossi, siano a porre l’accento su quanto verrà poi effettivamente restituito alla comunità in termini di aree recuperate e valorizzate.

Per realizzare una bonifica è dunque necessario il fattivo coinvolgimento dei diversi attori e l’attento esame dell’intreccio dei diversi aspetti. Questo diventa difficile quando le diverse parti non dialogano e non collaborano, dimenticando invece che dovrebbero perseguire un obiettivo comune: il rispetto dell’ambiente e la rigenerazione del territorio. Sulla base di tale approccio, lo stimolo che emerge da questo tavolo è perciò quello di voler lavorare in sinergia e in sintonia, imprese e istituzioni, allo scopo di giungere al medesimo obiettivo comune. 

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Per farlo, sarebbe sicuramente necessaria una maggiore conoscenza diffusa in tutto il sistema, in modo tale che ci siano risposte certe a problemi concreti, per evitare che scelte prese nel presente vengano poi contestate e giudicate “sbagliate” nel futuro.

 

Al giorno d’oggi c’è sicuramente più attenzione all’ambiente rispetto a 40 anni fa, dove non si pensava a certe conseguenze, e questo è sicuramente un grande passo avanti. In tal senso, noi ci impegniamo a svolgere il nostro lavoro nella maniera corretta e responsabile, mossi dal costante obiettivo di migliorarci sempre più.

Gli ultimi interventi della giornata sono stati invece “Bonifica siti contaminati: tecnologie tradizionali ed innovative ed impronta ambientale” di Giovanni Beretta Professore ordinario di Idrogeologia Università degli Studi di Milano Esplorazione e gestione delle risorse idriche e Qualità delle risorse idriche e bonifiche;  “Produzione e impiego di idrogeno nel sito di Bussi” di Luigi Mucci, Direttore di Stabilimento Società Chimica Bussi S.p.A.;  “Nuova percezione dei valori ambientali e governance” di Lucio Zazzara Presidente del Parco Nazionale della Majella, Geostorie della Majella; e infine Violetta De Luca Ph.D Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti Pescara.

 

La giornata 19 maggio è stata dedicata alle sfide e alle “innovazioni nell’ambito degli interventi di risanamento ambientale”

Al termine della mattinata dei lavori, è stato possibile partecipare ad un sopralluogo guidato sull’area Tremonti del SIN di Bussi sul Tirino, dove la società Tre Monti sta portando avanti le attività di bonifica con un innovativo intervento di desorbimento termico.

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