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Vincenzo Cimini a Circonomia, il Festival dell’Economia Circolare e delle Energie dei Territori

Questa mattina, ad Alba, durante la penultima giornata della sesta edizione del Festival Circonomia, l’Amministratore Delegato di Greenthesis Spa Vincenzo Cimini ha preso parte alla tavola rotonda moderata da Elena Comelli (giornalista de Il Sole 24 ore) e intitolata “Rifiuti zero, impianti mille: anche per ridurre e riusare!”, dialogando con diversi relatori tecnici e istituzionali sulla questione della gestione dei rifiuti per tracciare prospettive futuribili.

A conclusione di un’intensa mattinata che ha portato sul tavolo del dibattito diverse questioni legate alla gestione dei rifiuti, come la pianificazione regionale, il conseguimento dell’obiettivo europeo di non conferire più del 10% dei rifiuti in discarica, l’indispensabile esigenza della costruzione di nuovi impianti destinati al recupero dei materiali, ma anche la necessità di un risveglio istituzionale che conduca alla semplificazione e sburocratizzazione dei processi, si è giunti ad analizzare le singole filiere dei rifiuti tentando di offrire degli spunti attuabili nel prossimo futuro che conducano al sovvertimento del modello di business lineare.

Proprio in questo contesto si è inserito l’intervento di Vincenzo Cimini che ha immediatamente spostato il focus su una parola di importanza capitale per il settore rifiuti in generale e per il Gruppo Greenthesis in particolare: innovazione.

Negli ultimi 5 anni, infatti, il Gruppo ha deciso di rimodulare il proprio modello di business mettendo al centro proprio i valori dell’innovazione e della formazione. Cercando di dare vita a un team di ingegneri molto coeso e stabilendo sinergie con diverse università di eccellenza (ad esempio i Politecnici di Milano e Torino e le Università di Salerno e Padova) si è riusciti a mettere al centro l’implementazione e l’innovazione di processi esistenti, insieme ovviamente allo studio e alla ricerca di tecnologie assolutamente nuove.

Un esempio su tutti è il progetto formulato dal Gruppo Greenthesis in collaborazione con Intesa Lab e Cariplo Factory grazie al quale sono state individuate novantasei start up nel settore della gestione dei rifiuti con una forte connotazione di innovazione tecnologica, tra cui poi si è arrivato a selezionarne dieci con le quali intraprendere attività di due diligence e con due di esse si sta concretizzando l’entrata nel capitale. Iniziative di questo tipo, ha sottolineato Cimini, portano le aziende a innovarsi sempre di più e, spingendo l’acceleratore sulle nuove tecnologie possono portare concretamente il comparto della gestione dei rifiuti a un livello di eco-sostenibilità sempre maggiore, laddove per “eco” si intende sia l’ambiente sia l’economia.

Proprio dal lavoro sinergico con queste start up sono emerse ottime tecnologie per la riduzione dei fanghi di depurazione che potranno portare frutto nel prossimo futuro per la gestione di questo controverso materiale di scarto della produzione agricola. Dunque, nell’ottica di una attenzione crescente verso il riuso e la valorizzazione dei rifiuti, avendo ben chiaro il faro dell’innovazione tecnologica, bisogna concentrarsi sulla parcellizzazione delle filiere e sull’ottimizzazione dei processi già in essere.

La strada per il futuro è tracciata, non bisogna avere paura di percorrerla!

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