NDECO GREEN HYDROGEN HUB

INDECO GREEN HYDROGEN HUB: il “modello Montello” nella Valle dell’idrogeno a Latina

L’ex discarica di Borgo Montello si trasforma in polo d’eccellenza per l’energia verde

Da sito di smaltimento a centro nevralgico per la transizione energetica. La società IND.ECO. srl, attiva da anni nella valorizzazione e gestione degli invasi di discarica in fase post-operativa, è protagonista nella riconversione di una parte dell’ex discarica di B.go Montello, situata a Latina.

Oggi l’area si configura come un hub multifunzionale al servizio dell’economia circolare. Qui, grazie a impianti tecnologicamente avanzati, si recupera il biogas per produrre energia elettrica da cogenerazione, inoltre si valorizza il biogas puricandolo ottenendo biometano liquefatto, con un’impronta di carbonio ridotta dell’84% rispetto ai combustibili fossili tradizionali.

A completare il quadro, un parco fotovoltaico installato sulle sponde dei bacini di discarica contribuisce alla produzione di energia “verde”, rafforzando il ruolo del sito nella filiera dell’energia rinnovabile.

Il valore del progetto non è passato inosservato: a dicembre, il polo tecnologico di IND.ECO. srl è stato protagonista in due programmi televisivi nazionali, a testimonianza dell’interesse crescente verso modelli virtuosi di sviluppo sostenibile:

La nuova sfida tecnologica intrapresa dalla società presso il sito di IND.ECO. srl segna un ulteriore passo verso l’innovazione sostenibile. Il progetto prevede lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per la produzione di idrogeno verde, sfruttando il permeato derivato dall’impianto di trattamento del percolato. Quest’ultimo, grazie a sofisticate membrane piane, è in grado di rimuovere integralmente le sostanze inquinanti.

Un modello virtuoso che ha già ottenuto riconoscimenti istituzionali: lo scorso autunno, l’IND.ECO. srl ha ricevuto un plauso ufficiale dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio nell’ambito del Bando PNRR – Hydrogen Valley, a conferma del valore strategico del progetto.

Proprio sul progetto “INDECO GREEN HYDROGEN HUB”, finanziato con i fondi del PNRR, si è svolto venerdì 24 gennaio il dibattito pubblico1 organizzato dal quotidiano Latina Oggi e dall’agenzia di comunicazione Cartabianca, dal titolo “L’energia green della Valle dell’Idrogeno: come il progetto Indeco si traduce nel futuro di Latina attraverso un modello virtuoso di produzione e gestione di energia rinnovabile”. Diversi temi hanno animato il dibattito: transizione ecologica, cambiamento climatico, sostenibilità, energia rinnovabile, nuove politiche energetiche nel territorio. L’appuntamento si è configurato come un’autentica conferenza con interventi di amministratori pubblici del territorio e qualificati professori universitari e rappresentanti del ministero dell’ambiente, e ha regalato molti spunti di riflessione sul futuro del sito e in generale sulla transizione green. Il progetto, infatti, prevede l’implementazione dell’hub per avviare la produzione e la distribuzione di idrogeno verde, da impiegare in settori come la mobilità sostenibile, l’industria e la produzione di energia. Si tratta di un progetto di recupero e valorizzazione che mira a trasformare e risolvere il nodo ancora discusso dell’ex-discarica, seguendo le ultime innovative tecnologie, con piena conformità ai più avanzati requisiti sulla produzione di energia rinnovabile, sanciti dalle regole europee del PNRR. 

Oltre i saluti istituzionali, numerosi sono stati gli interventi degli amministratori pubblici, tra cui l’assessore all’ambiente di Latina Franco Addonizio, e i consiglieri comunali Roberto Belvisi, presidente della commissione urbanistica e vicepresidente della commissione ambiente, e Alessandro Porzi. Particolarmente significativi sono state poi le relazioni di Andrea Dian, membro del Comitato per Ecolabel ed Ecoaudit al Ministero dell’ambiente, e del professore Vincenzo Naddeo, ordinario di Ingegneria ambientale dell’Università di Salerno. Il primo ha ribadito come il processo di produzione di idrogeno necessita appunto delle energie rinnovabili già prodotte nel sito. Il professor Naddeo invece ha definito l’innovativo modello di produzione di energia “modello Montello”, ricordando a tutti i presenti che il progetto “INDECO GREEN HYDROGEN HUB” è stato selezionato per essere presentato al convegno internazionale Water-Energy NEXUS 2025, che si terrà dal 17 al 19 febbraio ad Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, organizzato e ospitato dalla prestigiosa “Khalifa University”. L’evento è riconosciuto a livello mondiale per il suo impegno nel promuovere la cooperazione e lo sviluppo sostenibile tra le regioni del GCC, Euro-Mediterranee, Asiatiche e Africane, con un focus particolare sulle interconnessioni tra acqua, energia e raggiungimento della neutralità carbonica.

Dopo le relazioni dei tecnici e quelle di natura amministrativa, è stato dato ampio spazio anche agli interventi del pubblico. Il confronto si è rivelato fondamentale non solo per presentare un modello virtuoso di produzione e gestione di energia rinnovabile, ma anche per illustrare alla popolazione il processo che contribuisce al recupero e riqualificazione di un’area con un passato legato alle problematiche ambientali. Perché il progetto, nella linea tracciata da Ind.Eco., riguarda lo sviluppo industriale ma anche la tutela del territorio, e conseguentemente la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio archeologico. Non bisogna dimenticare infatti che nel territorio, a pochi chilometri di distanza dall’hub di produzione di energia alternativa Ind.Eco., insiste uno dei siti archeologici più interessanti (e da valorizzare) del comprensorio pontino, vale a dire Satricum.

Grazie al progetto un ex sito di smaltimento rifiuti si configurerà come un vero green energy hub per la produzione di energia pulita. Il processo prevede la produzione di idrogeno verde attraverso l’elettrolisi dell’acqua ottenuta dal trattamento del percolato, alimentata da energia solare. Questo approccio non solo trasforma il percolato in una risorsa riducendone ogni possibile impatto negativo sull’ambiente, ma contribuisce anche alla produzione di energia pulita da prodotti di scarto, in linea con le direttive europee per la transizione energetica e climatica. Inoltre, nell’hub si produrrà biometano dal biogas.

L’auspicio di tutti gli attori coinvolti è che il progetto dia una spinta verso il futuro alla città di Latina e all’agro pontino. Un progetto, che serve ricordare, ha una gittata imprenditoriale di almeno 20 anni. Sono illuminanti le parole di Elena Palazzo, Assessore Transizione Energetica, Ambiente, Turismo e Sport Regione Lazio, per la quale la nascita delle Hydrogen Valleys rappresenterà “un valore aggiunto per i territori”. A novembre 2024 la Giunta infatti ha approvato, attraverso una delibera, un’integrazione all’Accordo di cooperazione istituzionale tra Regione Lazio e MASE. Grazie a questa delibera è stato possibile finanziare progetti come quello della società Ind.Eco, come parte di un più ampio piano regionale di innovazione energetica. Secondo l’assessore progetti di questo tipo, in cui   si combinano tecnologie innovative e sostenibilità ambientale, permetteranno alle comunità locali “di guidare la transizione energetica e promuovere una crescita economica sostenibile.” Le idee e l’investimento nelle Hydrogen Valleys vanno nella direzione di un progresso green e pulito, “favorendo in maniera concreta il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica al 2050″. In tal modo la provincia di Latina potrà contribuire alla nascita di un modello virtuoso di gestione e produzione di energia da fonti alternative.

1 L’incontro si è svolto presso la sala interna Bar Cugì, nel Borgo Le Ferriere (LT), introdotto da Tonj Ortoleva, direttore di Latina Oggi, e moderato dal giornalista Gian Luca Campagna.

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