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Grand Tour Bonifiche

Il 23 maggio 2023 è ufficialmente partito il Grand Tour Bonifiche, ideato dal Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi. Un viaggio di più tappe attraverso gli interventi di risanamento che le aziende associate stanno portando avanti per condividere la propria esperienza sul campo.

 

Occasione di scambio di idee e best practice tra gli esperti del settore ambientale in un’ottica di miglioramento continuo: è previsto anche un comitato permanente composto dalle Autorità, dal Commissario Straordinario delle Bonifiche, dal Generale NOE (Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri), dai Prefetti, dall’ARPA, dalla Guardia di Finanza e da Comuni/Enti regionali di volta in volta coinvolti.

 

La prima tappa ha visto coinvolta proprio Greenthesis S.p.A., che gestisce il cantiere di bonifica dell’Area Cratere R1c, ubicata all’interno del polo chimico di Mantova. 

La giornata si è aperta in Aula Magna con il benvenuto dell’ing. Marco Riva, Direttore di Stabilimento, a cui è seguito un breve momento di in-formazione ed un briefing iniziale tra i presenti. Ad aprire i lavori è stato Damiano Belli, CBO di Greenthesis S.p.A., che ha sottolineato l’importanza del risanamento e della valorizzazione del territorio e che le tappe di questo tour saranno importanti per scambiarsi idee e spunti tra esperti del settore.

 

Concetti ribaditi da Augusto Conti di Regione Lombardia, dal Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi e dall’AD di Remtech Expo e Ferrara Expo Silvia Paparella. Tutti hanno rimarcato l’importanza di risanare il territorio per la salubrità dell’ambiente ed il benessere dello stesso e delle comunità.

È stata ribadita l’importanza di momenti di scambio come questi, sia tra gli associati che tra industria ed istituzioni, mostrando come ognuno impiega le proprie migliori tecnologie in un’ottica di continuo miglioramento. “Grazie a progetti come il Grand Tour Bonifiche – sottolinea Lucia Leonessi – le associazioni radicano la loro presenza nel territorio ed entrano nelle aziende per raccogliere istanze e portare messaggi contribuendo a migliorare sempre di più il rapporto tra pubblico e privato, tra imprese ed istituzioni”.

 

Quello che ora è importante fare” – prosegue Paparellaè 1) valorizzare ancor di più le abilità del popolo italiano, ricco di competenze tecnico-professionali da sfruttare 2) migliorare sempre di più il buon rapporto tra pubblico e privato 3) maggiore prossimità: è fondamentale essere presenti sui territori per raccogliere istanze e portare messaggi.”

 

Presente anche il Prefetto di Mantova Gerlando Iorio, il cui obiettivo come istituzione è quello di voler tutelare chi investe in un percorso virtuoso di rigenerazione delle aree.

Sono intervenuti anche Andrea Del Frate, Responsabile Bonifiche di Edison S.p.A. e committente, e Gianfranco Cergol (Vicepresidente Confindustria Cisambiente con delega alle bonifiche).

Infine, Federico Ogliari, Project Manager di Greenthesis S.p.A., ha illustrato tecnicamente ai presenti il progetto di bonifica, prima di spostarsi sul campo.

“La peculiarità di questa bonifica – spiega Ogliari – è quella di operare sempre in spazio confinato, al di sotto di tendostrutture da 15 m x 15 m montate sopra le celle di scavo. Il lavoro viene effettuato senza l’ingresso fisico di persone (se non per minime attività routinarie), ma attraverso mezzi d’opera radiocomandati a distanza dedicati allo scavo ed al carico dei rifiuti: un escavatore di grandi dimensioni a p.c. ed uno più piccolo che può essere calato all’interno della cella per i lavori di finitura. 

 

Le celle di scavo, realizzate con pareti combinate composte da palancole e tubi, sono state progettate per essere ridimensionate in funzione di eventuali criticità che si dovessero riscontare in corso d’opera; le tendostrutture che le confinano sono sollevabili e movimentabili senza necessità di essere continuamente smontate e rimontate. 

La massima profondità di scavo prevista è pari a 10 m.

L’aria all’interno degli spazi confinati viene aspirata e filtrata 24/7 attraverso un impianto a carboni attivi autorizzato per 36.000 Nm3/h), con un ricircolo d’aria fino a 4 volte l’ora. È attivo un piano di monitoraggio ambientale che prevede il campionamento delle emissioni in atmosfera 3 volte/settimana oltre ad un monitoraggio odorigeno semestrale strutturato secondo i 4 punti cardinali”. 

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